SANTA LUCIA: UNA MAGICA TRADIZIONE TRAMANDATA NEGLI ANNI
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SANTA LUCIA: UNA MAGICA TRADIZIONE TRAMANDATA NEGLI ANNI

13 dic 2019

La notte tra il 12 ed il 13 dicembre in alcune località passa Santa Lucia;
la Santa con il suo asinello e seguita dal cocchiere Castaldo, porta doni ai bambini che le hanno scritto una lettera in cui segnalavano i regali desiderati, perché sono stati buoni e meritevoli durante tutto l’anno.
In cambio dei regali, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, i bambini lasciano un piatto di farina per l’asinello, una tazza di caffè per Santa Lucia e un pezzetto di pane per Castaldo. Il menù per la santa e per Castaldo varia a seconda di quello che si ha in dispensa, ovvio che reperire il fieno adesso, è diventato abbastanza difficile quindi ben vengano anche biscotti, vino, arance, farina…
Santa Lucia, quando arriva, è sempre attenta a non farsi vedere e se qualche bambino cerca di stare sveglio per scorgerla, la Santa butta una manciata di cenere negli occhi dei curiosi!

Al risveglio la mattina del 13 dicembre i bambini troveranno dolci, caramelle e cioccolata e i doni che hanno richiesto, se li hanno meritati.
Ancora oggi l’attesa della Santa è circondata da un atmosfera magica e la festa è accompagnata da una serie di rituali che vengono rispettati fedelmente e cominciano all’inizio di dicembre con i bimbi più grandi o i parenti che suonano campanelli per le vie delle città e fuori dalle finestre per “avvisare” che la Santa sta girando sul suo asinello per controllare la buona condotta dei suoi piccoli “clienti”. Spesso il suono del campanello lascia anche una traccia di caramelle, soprattutto di quelle di zucchero incartate o le monete di cioccolato.

Ieri, i bambini sono passati anche da NonSoloGiocattoli, una magica nevicata, e una pioggia di caramelle, hanno accolto il loro passaggio.

La sera del 12 dicembre è per i bimbi magica, l'attesa, la trepidazione, la curiosità la fanno da padrone, ed anche se le tentazioni sono tante è rigorosamente
vietato svegliarsi; i bambini sanno bene cosa può accadere a chi è sveglio e curioso!
Quasi ovunque i regali portati da Santa Lucia sono presentati con una rigorosa e affascinante coreografia che prevede i giochi siano rigorosamente aperti, spacchettati e, ove necessario montati e circondati da soldini di cioccolato, ancora caramelle ed ogni tipo di leccornia.

Ma da dove nasce tutto ciò???
Il mese di dicembre è molto probabilmente il periodo dell’anno nel quale convergono maggiormente le tradizioni di moltissime religioni, ed hanno origine molto antica.
Il tema principale è sempre legato alla luce ed alle tenebre, al solstizio d’inverno ed all’eterno passaggio da una condizione all’altra, dalla fine di un ciclo all’inizio di quello nuovo.
Legata a questa suggestiva visione è anche la festa di Santa Lucia.
Il nome stesso di Lucia è connesso alla luce, e tutte le tradizioni di questo periodo fanno sempre riferimento a questa caratteristica, più che alla sua storia di martire.
Si dice che a S. Lucia venissero cavati gli occhi e che le fossero immediatamente restituiti dal Signore, per questo e per lo stesso suo nome che significa Luce, essa è invocata come protettrice degli occhi. dei Ciechi, della vista, degli oculisti e degli elettricisti: per questo, la Luce è il simbolo che la rappresenta.
Come una sposa arrivata vergine al matrimonio, Santa Lucia indossa tradizionalmente un abito bianco, il cui velo deve coprirle il viso per impedire di mostrare il volto senza occhi.
Tutti gli oggetti in grado di diffondere luce sono fortemente legati alla figura di Santa Lucia, dunque in questa giornata si possono accendere candele e ceri in onore della Martire.
L''arrivo di Santa Lucia è un momento di festa e di rituali per molti paesi.
In alcune zone della Scandinavia, una processione di ragazze vestite di bianco e con in testa una corona formata da sette candele accese, si sposta di casa in casa cantando e portando doni.
In Sicilia invece, le usanze non sono legate ai doni, ma alla vita della santa martirizzata a Siracusa, che viene venerata localmente con svariate tradizioni e riti.
A Verona ci sono i famosi "bancheti" di santa Lucia, sono raggruppati in piazza Bra che per  una settimana più o meno profuma di bomboloni e zucchero filato!
A Palermo invece le bancarelle delle fiere sono ricche di Arancini di riso e della “Cuccia” (dolce siciliano a base di grano, ricotta di pecora, frutta candita e cioccolato).
A Montecchio, c'è l'usanza di allestire stand gastronomici con vin brulé e cioccolata in tazza.
A Crema e a Cremona si è soliti preparare Il torrone.
In altri paesi del nord Europa, Santa Lucia viene ricordata proponendo speciali focaccine dolci arricchite con uvetta e aromatizzate con zafferano (detti Lussekatter o Gatti di Santa Lucia).
Cosa curiosa è che prima dell’introduzione del calendario Gregoriano, il giorno di Santa Lucia si festeggiava proprio il giorno del Solstizio d’Inverno, il 21 dicembre (da qui il celebre detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”), ma in alcuni paesi nordici il solstizio continua ad essere festeggiato il 13 dicembre, secondo il calendario gregoriano.
Speriamo di avere soddisfatto un po' delle vostre curiosità, continuate a seguirci,
ne vedrete delle belle!!


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