NEW YORK: DAY 1
N Nicola Mattei

NEW YORK: DAY 1

21 feb 2020

Milano Malpensa, ore 9.45 puntuale il decollo: destinazione New York.
Poco più di 9 ore di volo e, complice il fuso orario, si atterra nella grande mela alle 13.15 dello stesso giorno.

Non è la prima volta che vado negli States, ma l’emozione non mi permette di dormire più di tanto durante il volo, poco importa è piacevole immergersi in queste sensazioni.

Ritiro il bagaglio, salgo su un taxi e mi dirigo in hotel; giusto il tempo di lasciare la valigia ed esco: mi stanno aspettando... sono due anni che aspettano...
Chi mi sta aspettando?
Ovviamente i dolci di Magnolia Bakery, storica  pasticceria della città. Era un panificio locale noto per i cupcake e un sacco di altri deliziosi dessert, è diventato poi famoso per i rinomati RED VELVET CUPCAKE e il delizioso BANANA PUDDING.
Ordino il solito Red Velvet Cupcake (il mio preferito) e un altro dolce al burro di arachidi, me li faccio impacchettare e decido di andare a mangiarli in uno degli angoli più magici e suggestivi della città: BRIANT PARK, un parco incantevole adagiato come un fazzoletto verde tra i maestosi grattacieli, che sensazione fantastica.

        

             
Sono le 16.30, la stanchezza inizia a farsi sentire, ma decido di non cedere alla tentazione di dirigermi in hotel per buttarmi a letto, e vado a farmi un giro in centro, attraversando in lungo e in largo Streets e Avenue, senza una meta precisa, proprio come piace a me.

Cammino, conquistato dal fascino di questa città, incantato e affascinato da tutto ciò che percepisco, come fosse la prima volta; cammino piacevolmente sopraffatto dal caos delle macchine, dei taxi e delle sirene che sfrecciano senza tregua; mi colpisce come sempre il fumo che esce dai tombini, proprio come nei film e sopratutto mi sento ammaliato dalla maestosità di questi enormi grattacieli; chi non sia mai stato a New York non può capire quanto ti facciano sentire minuscolo... cammino ai loro piedi guardando verso l’alto, è più forte di me.

        

Il tempo scorre senza che io me ne renda conto, sono in estasi per l’atmosfera che trasmette New York e si sono fatte le 19.30; la stanchezza si fa sentire, decido allora di andare a mangiare un buon hamburger, prima però passo da Times Square, per vederla illuminata: GORGEOUS!

Quale modo migliore per concludere la giornata? Un giorno durato quasi 30 ore (complice il fuso orario), un giorno che è comunque volato, facendomi riscoprire il fascino e la bellezza di questa metropoli.

Ora è arrivato il momento di andare a letto, anche perché il bello inizia domani: il primo di 5 indimenticabili giorni a New York che voglio condividere con voi.
'night! "

 

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